Nella cucina italiana, e in particolare in quella toscana, il vino non è solo un accompagnamento: è spesso anche protagonista in cucina, parte integrante di salse, stufati, brasati, dolci e — come in questo caso — persino della pasta fresca.
Hai mai provato della pasta fatta in casa al vino? Noi oggi vogliamo proporti i nostri Pici al Vino Nobile di Montepulciano.
Vino nell’impasto: una scelta di carattere
Usare il vino nell’impasto della pasta è un’usanza non molto comune, ma profondamente suggestiva: il vino sostituisce l’acqua nell’impasto dei pici, donando loro non solo una colorazione violacea intensa, ma anche profumi di frutti rossi, spezie e legno, tipici del Nobile di Montepulciano. È un modo raffinato di “incorporare il terroir” nel piatto.
Ricetta: come preparare i pici al Nobile
I pici sono una pasta lunga e rustica, simile agli spaghetti ma più spessi e fatti a mano. La versione classica si realizza con sola farina e acqua. Qui, invece, usiamo il Vino Nobile di Montepulciano al posto dell’acqua per ottenere un risultato unico.
Ingredienti per 4 persone
• 300 g di farina
• 120 ml di Vino Nobile di Montepulciano
• 30 ml di acqua tiepida
• 1 pizzico di sale
• olio extravergine di oliva – per ungere la spianatoia
Preparazione
Versa la farina su una spianatoia e forma una fontana.
In una ciotola, miscela il vino con l’acqua tiepida. Versa il liquido al centro della fontana di farina e inizia a impastare.
Aggiungi un pizzico di sale e lavora l’impasto per circa 10 minuti, fino a ottenere una consistenza liscia e morbida.
Copri l’impasto ottenuto con un panno umido e lascialo riposare per almeno 30 minuti.
Dopo il riposo, forma i pici: stacca piccoli pezzi di impasto e arrotolali a mano su una superficie leggermente unta d’olio fino a ottenere filamenti lunghi e spessi circa 4 mm.
Passali nella semola per non farli appiccicare e tienili da parte fino alla cottura.
Il condimento ideale: ragù al vino
Per un piatto equilibrato, il condimento deve avere struttura e aromaticità, in modo da essere in grado di dialogare con il vino usato nell’impasto. Il suggerimento è un ragù toscano di carne – manzo o misto manzo-maiale/manzo-salsiccia – soffritto lentamente con cipolla, sedano e carota, sfumato con lo stesso Vino Nobile.
In alternativa, una riduzione di vino con erbe aromatiche e un filo di miele può dare vita a una versione più elegante e vegetariana del piatto.
L’abbinamento perfetto
Questa volta l’abbinamento è decisamente facile: il piatto nasce per essere accompagnato dal Vino Nobile di Montepulciano, lo stesso che compone l’impasto. Questo abbinamento “a specchio” è una delle forme più raffinate di armonia a tavola: le note già presenti nella pasta vengono riprese nel calice, amplificando l’esperienza sensoriale. La struttura tannica del Nobile si lega alla componente grassa del ragù, mentre la sua complessità aromatica valorizza i profumi già espressi dalla pasta.