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I migliori vini Toscani
Differenze e tratti in comuni

Azienda Agraria Antico Colle di Andrea Frangiosa

La Toscana, una delle regioni vinicole più prestigiose d'Italia, è famosa per la produzione di vini rossi di alta qualità. Tre delle denominazioni più rinomate della regione sono il Vino Nobile di Montepulciano, il Brunello di Montalcino e il Chianti. Ognuno di questi vini ha una storia, una tradizione e delle caratteristiche uniche che li distinguono, ma allo stesso tempo condividono alcuni tratti comuni che li legano indissolubilmente al territorio toscano. In questo articolo, analizzeremo le principali differenze e i tratti in comune di questi tre prestigiosi vini.

Vino Nobile di Montepulciano


Storia e Territorio


Il Vino Nobile di Montepulciano viene prodotto nella zona di Montepulciano, una piccola città situata nella provincia di Siena. Le prime tracce storiche di questo vino risalgono al Medioevo, ma è nel XVII secolo che il Vino Nobile inizia a guadagnare una notevole reputazione. Fu uno dei primi vini italiani ad ottenere la denominazione di origine controllata e garantita (DOCG) nel 1980.

Montepulciano

Caratteristiche


Il Vino Nobile di Montepulciano è ottenuto principalmente da uve Sangiovese, localmente chiamate Prugnolo Gentile. Per essere classificato come Nobile, il vino deve contenere almeno il 70% di Sangiovese. Altri vitigni ammessi includono Canaiolo e piccoli quantitativi di vitigni internazionali come il Merlot e il Cabernet Sauvignon.

Questo vino è caratterizzato da un colore rosso rubino intenso, che tende al granato con l'invecchiamento. Al naso, offre note fruttate di ciliegia, prugna e frutti di bosco, spesso accompagnate da sentori floreali e speziati. Al palato, è strutturato, armonioso e ben equilibrato, con tannini morbidi e una buona acidità che gli conferiscono una notevole capacità di invecchiamento.

Brunello di Montalcino


Storia e Territorio


Il Brunello di Montalcino è uno dei vini più celebri d'Italia, prodotto esclusivamente nel comune di Montalcino, in provincia di Siena. La storia moderna del Brunello inizia nel XIX secolo grazie a Clemente Santi, che iniziò a selezionare i cloni migliori di Sangiovese (localmente noto come Brunello) per produrre un vino di qualità superiore. Nel 1980, il Brunello di Montalcino è stato il primo vino italiano a ricevere la DOCG.

Caratteristiche


Il Brunello di Montalcino è prodotto al 100% con uve Sangiovese Grosso, una varietà particolarmente adatta al microclima e al suolo di Montalcino. Questo vino deve invecchiare almeno cinque anni prima di essere commercializzato, di cui almeno due in botti di rovere e quattro mesi in bottiglia.

Il Brunello di Montalcino si distingue per il suo colore rosso rubino intenso, che tende al granato con l'invecchiamento. Al naso, offre un bouquet complesso di frutti rossi maturi, note speziate, tabacco, cuoio e sentori terrosi. Al palato, è corposo, tannico e ben strutturato, con una lunga persistenza che lo rende ideale per un lungo invecchiamento.

Chianti


Storia e Territorio


Il Chianti è forse il vino toscano più conosciuto nel mondo. La sua zona di produzione è molto vasta e comprende buona parte della Toscana centrale, tra Firenze e Siena. La denominazione Chianti Classico identifica la zona storica di produzione, mentre altre sottozone includono Chianti Rufina, Chianti Colli Senesi, Chianti Colli Fiorentini, e altre.

vino chianti rosso

La storia del Chianti risale al Medioevo, e la sua formula moderna fu codificata nel 1872 dal barone Bettino Ricasoli, che stabilì la prevalenza del Sangiovese nel blend.

Caratteristiche


Il Chianti è prodotto principalmente con uve Sangiovese, che devono costituire almeno il 70-80% del blend, a seconda della sottozona. Possono essere aggiunte uve autoctone come Canaiolo e Colorino, oltre a varietà internazionali come Merlot e Cabernet Sauvignon.

Il Chianti si presenta con un colore rosso rubino vivace, con sfumature che possono variare a seconda dell'invecchiamento. Al naso, è fruttato con note di ciliegia, mora e violetta, spesso accompagnate da sentori speziati e balsamici. Al palato, è fresco e vivace, con una buona acidità e tannini ben presenti, che lo rendono versatile e adatto a numerosi abbinamenti gastronomici.

Tratti in Comune



Nonostante le differenze, questi tre vini condividono alcuni tratti comuni che riflettono la loro origine toscana.

1. Predominanza del Sangiovese: Tutti e tre i vini hanno come base il Sangiovese, un'uva che rappresenta l'essenza dei vini toscani. Il Sangiovese conferisce ai vini struttura, acidità e un caratteristico profilo aromatico.

2. Territorio: La qualità di questi vini è strettamente legata al territorio. Il clima, il suolo e l'altitudine delle colline toscane giocano un ruolo fondamentale nel conferire ai vini le loro caratteristiche uniche.

3. Invecchiamento: Tutti e tre i vini sono adatti all'invecchiamento, con il Brunello di Montalcino che richiede un periodo di affinamento particolarmente lungo. L'invecchiamento in botti di rovere è una pratica comune, che aiuta a sviluppare complessità aromatica e struttura.

4. Regolamentazione e Qualità: Tutti e tre i vini sono soggetti a rigide regolamentazioni che ne garantiscono la qualità. La denominazione DOCG impone standard elevati di produzione e controllo.

Differenze



Nonostante i tratti comuni, le differenze tra questi vini sono significative e derivano principalmente dalle diverse tecniche di vinificazione, dai vitigni utilizzati e dalle specificità del territorio.

1. Vitigni e Blend: Mentre il Brunello di Montalcino è prodotto esclusivamente con Sangiovese Grosso, il Vino Nobile di Montepulciano e il Chianti possono includere una percentuale di altri vitigni, che influenzano il profilo finale del vino.

vitigno

2. Zona di Produzione: Le diverse aree di produzione, con i loro specifici microclimi e suoli, conferiscono ai vini caratteristiche uniche. Ad esempio, Montalcino è noto per il suo terreno argilloso e il clima più secco, che favoriscono la produzione di vini particolarmente strutturati.

3. Periodo di Invecchiamento: Il Brunello di Montalcino richiede un invecchiamento più lungo rispetto al Chianti e al Vino Nobile di Montepulciano, che può variare a seconda delle specifiche DOCG.

4. Profilo Aromatico: Il Brunello di Montalcino tende ad avere un profilo aromatico più complesso e strutturato, mentre il Chianti è generalmente più fresco e fruttato. Il Vino Nobile di Montepulciano si colloca in una posizione intermedia, combinando note fruttate e speziate.

Conclusione

Il Vino Nobile di Montepulciano, il Brunello di Montalcino e il Chianti rappresentano l'eccellenza vinicola toscana, ognuno con le proprie peculiarità e caratteristiche distintive. La loro qualità è frutto di secoli di tradizione, passione e attenzione al dettaglio, elementi che rendono questi vini unici e apprezzati in tutto il mondo. Condividendo una radice comune nel Sangiovese e beneficiando del favoloso terroir toscano, questi vini continuano a incantare gli appassionati e a mantenere alto il nome della Toscana nel panorama enologico internazionale.

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