Perché i vini invecchiati sono così speciali?
I segreti dell’affinamento

Cosa rende i vini invecchiaticosì speciali

Cosa succede durante l’invecchiamento di un vino

• Tannini ammorbiditi: i vini rossi beneficiano dell’invecchiamento perché i tannini, che in un vino giovane possono essere molto astringenti e aggressivi, si ammorbidiscono nel tempo, donando al vino una consistenza vellutata.


• Sviluppo degli aromi terziari: i vini invecchiati sviluppano aromi terziari, ovvero profumi che non provengono direttamente dall'uva o dalla fermentazione primaria, ma che si formano durante queta specifica fase. Questi possono includere note di tabacco, cuoio, spezie, vaniglia e persino cioccolato.

I fattori che influenzano l’affinamento

• Affinamento in botte: l’uso di botti di rovere conferisce al vino note distintive grazie al rilascio di composti come la lignina e i tannini del legno. In più, questa pratica aggiunge complessità al vino grazie alla micro-ossigenazione, un processo in cui piccole quantità di ossigeno penetrano attraverso il legno, contribuendo a stabilizzare il colore e ad ammorbidire i tannini. Ma non solo: in questo modo, il vino “respira” l’aria in cui sta maturando, che è tipica di quella cantina, di quell’ambiente, di quel momento, condizioni che non potranno mai più essere replicate. Tutto ciò contribuisce all’unicità di un grande vino.


• Affinamento in bottiglia: dopo l'invecchiamento in botte, molti vini continuano a maturare in bottiglia, un processo più lento che permette al bouquet di aromi di evolversi e integrarsi ulteriormente.

Quali vini sono adatti all’invecchiamento?