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Lavori in vigna
Cosa succede dopo la vendemmia

Azienda Agraria Antico Colle di Andrea Frangiosa

La vendemmia è il momento più importante dell'anno per i viticoltori, ma non è l'unico. Rappresenta sicuramente il culmine e il risultato di ben dodici mesi di lavoro e di impegno ed è la fine un ciclo, ma è anche l’inizio di un altro. Infatti, dopo aver raccolto i grappoli, ci sono ancora molti lavori da fare. In pratica, in vigna non ci si ferma mai!

Vediamo insieme quali sono i principali lavori in vigna dopo la vendemmia e perché sono importanti.

vigneto autunno

I lavori in vigna nei mesi autunnali e invernali


I lavori in vigna dopo la vendemmia nei mesi autunnali e invernali sono fondamentali per preparare la vigna alla prossima stagione produttiva e garantire la qualità e la quantità del raccolto futuro.

Terminata la vendemmia e con l’arrivo dell’autunno, le foglie delle viti perdono gradualmente la clorofilla e cominciano a cadere; contemporaneamente, le piante iniziano la fase di riposo invernale. Per cui su esse il lavoro è piuttosto limitato.
Infatti, a questo punto, le operazioni da fare in vigna sono principalmente quelle di manutenzione e di preparazione del terreno per l'anno successivo. Verso la fine dell’anno ci si dedicherà nuovamente alle piante, con la potatura invernale.

La manutenzione del vigneto


Le strutture che danno forma al vigneto hanno bisogno anch’esse di essere curate. Il periodo migliore è quello in cui le viti sono in riposo vegetativo e non hanno la priorità.
La manutenzione consiste, perlopiù, nel riparare o sostituire i pali e i fili che sostengono i tralci e che supportano la vegetazione della vite fino alla vendemmia, con il loro carico di foglie e grappoli e che sopportano ogni anno tutti i tipi di eventi atmosferici che possono deteriorarli.

La preparazione del terreno


Durante i mesi invernali il terreno della vigna viene fresato. A cosa serve questa lavorazione?
Le benefici principali della fresatura sono tre:

• l’eliminazione delle erbe infestanti: in questo modo si riduce la competizione delle erbacce con la vite per l’approvvigionamento di acqua e di elementi nutritivi presenti nel suolo

• l’arricchimento di sostanze minerali: a seguito di una lavorazione in profondità, le sostanze minerali, l’azoto in particolare, diventano più disponibili per le piante – ciò è utile per incrementare il loro vigore vegetativo

• per scompattare il terreno: un terreno non compatto ha una migliore capacità di trattenere l’acqua e riesce ad assorbire meglio le piogge autunnali e invernali.

La potatura invernale


Questa operazione si effettua prima che la vite si risvegli dal riposo vegetativo. Viene anche definita potatura secca, proprio perché la pianta in questo periodo dell’anno appare secca.
Il suo scopo principale è quello di mantenere le viti in equilibrio tra l’attività vegetativa, ovvero lo sviluppo della vegetazione e delle foglie, e l’attività produttiva, ovvero la produzione di uva. Questo è fondamentale per tenere sotto controllo tanto la quantità di uva che verrà prodotta, quindi la resa della pianta, quanto la sua qualità.
In più, con la potatura invernale si controlla anche lo sviluppo nello spazio delle viti, facendo mantenere loro la forma di allevamento scelta.

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