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Malattie della vite
Come riconoscerle

Azienda Agraria Antico Colle di Andrea Frangiosa

Anche la vite, come ogni altra pianta che viene coltivata, ha alcuni nemici, più o meno insidiosi. Infatti, anche la vite può contrarre alcune malattie.

Quali sono le malattie più frequenti e come riconoscerle


Oidio o mal bianco


Questa malattia della vite è causata dal fungo Uncinula necator. Tende ad attaccare le foglie, le infiorescenze, i tralci verdi e i grappoli e si manifesta come una polvere di colore bianco-grigiastro. Osservando le foglie, si può notare, oltre alle macchie, che tenderanno ad accartocciarsi verso l’alto; le nervature andranno incontro ad un processo di necrosi che porterà alla caduta la foglia stessa.
L’oidio si sviluppa soprattutto in presenza di condizioni climatiche umide, caratterizzate da temperature medie piuttosto alte e in caso di scarsa aerazione e viene favorita dall’assenza di irrigazioni.
Questa malattia può causare una riduzione della resa e della qualità dell’uva.

Peronospora


In questo caso la causa della malattia è il fungo Plasmopara viticola. La peronospora si manifesta con macchie gialle o marroncine sulle foglie, che possono cadere prematuramente.
Questa malattia fungina è una delle più gravi e preoccupanti, in quanto colpisce indistintamente tutti gli organi della vite, dalle foglie ai germogli, dalle infiorescenze ai grappoli, andando a condizionare negativamente la resa in termini sia qualitativi che quantitativi.

peronospora

Botrite o muffa grigia

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Causata dal fungo Botrytis cinerea, si manifesta con macchie grigie sui frutti e sulle foglie, che possono trasformarsi in muffa e causare ingenti danni alla produzione. Infatti, anche la botrite è una delle malattie della vite più temuta dai viticoltori.
Si manifesta in due modi possibili: il marciume grigio, che si manifesta tendenzialmente in corrispondenza della maturazione ed è favorito dall’umidità del terreno o dell’aria e il marciume nobile che, invece, si manifesta in presenza di clima caldo e secco alternato a condizioni di consistente umidità – rugiada mattutina o episodi piovosi. Quest’ultimo produce relativamente meno danni al raccolto.

Necrosi corticale o escoriosi


Si tratta di una malattia della vite causata da funghi del genere Phomopsis viticola.
La presenza di questa patologia può essere osservata durante l’inverno: i tralci colpiti appaiono decolorati, mentre l’epidermide assume un aspetto grigio biancastro e presenta un elevato numero di picnidi neri che emergono dalla corteccia. Con l’arrivo della primavera e con l’ausilio delle piogge, i picnidi rilasciano le spore e il fungo si propaga e moltiplica, rendendo l’infezione evidente in circa 3/4 settimane.

Mal dell’esca


Questa malattia fungina danneggia il tronco e le radici della vite.
I vigneti più soggetti sono quelli che, per via della loro forma di allevamento, prevedono grossi e frequenti interventi di potatura.
La malattia si manifesta di solito nei mesi estivi e attacca ogni parte della pianta – foglie, tralci, grappoli e legno – può svilupparsi in due modi: una cronica, lenta e progressiva o un’unica fase acuta che provoca l’avvizzimento della pianta.

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