La vendemmia 2023 si prospetta come un'annata incerta e difficile, a causa delle condizioni climatiche variabili e imprevedibili che stanno caratterizzando questo anno e che rendono più difficoltose le attività agricole in generale.
Dopo una vendemmia 2022 che ha visto una produzione complessiva di 50 milioni di ettolitri, in linea con la media degli ultimi anni, ma con una ripartizione territoriale molto diversa tra le regioni, cosa possiamo aspettarci dalla raccolta del 2023?
Innanzitutto, bisogna considerare che manca ancora qualche mese alla vendemmia e che c’è ancora tempo per sperare che le cose possano cambiare nelle settimane a venire.
Tuttavia, possiamo fare alcune considerazioni basandoci sulle informazioni che sono disponibili al momento.
In Italia
Nel nostro Paese la situazione è molto diversificata tra le regioni.
Al Nord, il Veneto e il Friuli hanno registrato una buona produzione nel 2022, grazie al positivo andamento dei mesi di settembre e ottobre e ad una conduzione del vigneto attenta e professionale. Queste regioni potrebbero confermare il trend positivo anche nel 2023, se il clima sarà favorevole.
Al Centro, invece, il Lazio e l'Abruzzo hanno risentito dello stress estivo subito dai vigneti nel 2022, con una riduzione della produzione. Queste regioni dovranno sperare in un clima più mite e piovoso nel 2023, per recuperare le perdite.
Al Sud, infine, la Campania e la Sicilia hanno subito un forte calo della produzione nel 2022, a causa delle torride temperature estive e della scarsa vegetazione. Queste regioni dovranno trovare forme di soccorso idrico adeguato per i vigneti nel 2023, altrimenti rischiano di compromettere ulteriormente la qualità e la quantità dell'uva.
Uno sguardo nel mondo
Nell'emisfero meridionale, in alcuni Paesi la vendemmia 2023 è già iniziata e in altri sta per iniziare. In Australia e Nuova Zelanda, la raccolta è partita nella prima metà di marzo, con buone prospettive di qualità e quantità. In Sudafrica, invece, la vendemmia sarà inferiore a quella del 2022 e delle tre precedenti annate, a causa della crisi energetica che ha colpito il paese e che ha limitato le operazioni di irrigazione e refrigerazione dei vigneti. Tuttavia, la qualità attesa sarà eccellente e in grado di dare vini di grande caratura.
Le nostre conclusioni
Alla luce della situazione attuale possiamo dire che la vendemmia 2023 sarà un'annata sfidante e imprevedibile, che richiederà agli operatori del settore vitivinicolo una grande capacità di adattamento e di innovazione.
E noi produttori speriamo che il clima sia clemente e che i vini del 2023 siano all'altezza delle aspettative dei consumatori.